GIANO apre una nuova finestra sull'astrofisica stellare e planetaria

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La regione spettrale del vicino infrarosso e' cruciale per poter osservare stelle relativamente fredde, come il Sole o di piu' piccola massa e le stelle piu' evolute nella fase di gigante o supergigante rossa. Nel vicino infrarosso e' inoltre possibile studiare queste stelle anche in regioni molto oscurate dalla polvere interstellare, come le parti interne della nostra Galassia, che sono precluse agli studi in luce visibile. Dall'analisi della loro composizione chimica e del loro moto all'interno della Galassia e' possibile caratterizzare i processi di formazione stellare anche nella zona centrale della Galassia e rilevare l'eventuale presenza di pianeti orbitanti intorno ad esse. Per decifrare queste proprieta' sono necessarie osservazioni di spettroscopia ad alta risoluzione nel vicino infrarosso.

Questi sono tra gli obiettivi che hanno spinto alla realizzazione di GIANO, uno spettrografo ad alta dispersione sensibile alla luce in un ampio intervallo di frequenze infrarosse. GIANO e' uno strumento unico nel suo genere e molto complesso, isolato termicamente dall'ambiente esterno e raffreddato a temperature criogeniche intorno a -200 gradi. Lo strumento e' montato al Telescopio Nazionale Galileo , situato nell'isola di La Palma e ha visto la prima luce a Luglio 2012. Il progetto, interamente finanziato dall'INAF, e' stato realizzato da un team nazionale di scienziati e tecnici che lavorano presso gli Osservatori di Arcetri, Bologna e Catania, e la Fundacion Galileo Galilei.

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Nel corso della sua installazione al telescopio e le prime verifiche in cielo delle sue prestazioni a luglio 2012, sono stati presi spettri GIANO del cielo e di alcune stelle luminose. Il cielo notturno emette soprattutto righe OH di luminescenza stratosferica che sono molto utili per verificare la calibrazione degli spettri in frequenza.  Rispetto ai cataloghi esistenti, lo spettro del cielo ottenuto con GIANO  ha permesso di compilare una lista piu' dettagliata e completa di righe OH, in cui le frequenze e le intensita' sono direttamente misurate con grande  accuratezza. I risultati di questo studio sono pubblicati su Astronomy & Astrophysics 2013, Vol. 555, p.78-83: "A GIANO-TNG high-resolution infrared spectrum of the airglow emission", autore Ernesto Oliva (Project Manager di GIANO presso l'Osservatorio di Arcetri) e 21 co-autori.

Nella pubblicazione su Astronomy & Astrophysics 2013 (in corso di stampa): "GIANO-TNG spectroscopy of red supergiants in the young star cluster RSGC2", autore Livia Origlia (Principal Investigator di GIANO) e 21 co-autori, si analizzano gli spettri di tre stelle giovani e molto luminose che si trovano nella fase di supergigante rossa, alla fine della loro evoluzione e prossime ad esplodere come supernovae. Queste stelle fanno parte di un ammasso stellare che si trova in una regione molto oscurata del disco della nostra Galassia e sono visibili solo in luce infrarossa. Gli spettri GIANO ad alta risoluzione hanno permesso per la prima volta di ottenere misure molto dettagliate della composizione chimica di queste stelle, misurando l'abbondanza di vari tipi di metalli leggeri e pesanti.

 


A cura di Anna Gallazzi e Ernesto Oliva